Si ha dollarizzazione quando gli abitanti di un Paese utilizzano la valuta emessa da uno Stato straniero in parallelo o in sostituzione della propria. Il termine dollarizzazione non si riferisce necessariamente all'utilizzo del dollaro statunitense, ma, più in generale, vale per ogni valuta straniera che viene preferita ad una moneta nazionale. Inizia a diffondersi anche il termine eurizzazione. Il vantaggio principale atteso dalla dollarizzazione consiste nel garantire una maggiore stabilità finanziaria e un tasso di inflazione inferiore. La dollarizzazione può avvenire: in modo non ufficiale, senza una formale approvazione legale (valuta di fatto) in modo semiufficiale, (ufficialmente, sistema bimonetario), dove la valuta straniera è dichiarata a corso legale, ma ha un ruolo secondario rispetto a quella nazionale in modo ufficiale, quando una nazione cessa di battere moneta ed è utilizzata soltanto valuta straniera Fino al 1999 non si riteneva possibile una dollarizzazione ufficiale, finché alcune nazioni non l'hanno adottata. Le economie più importanti ufficialmente dollarizzate al giugno del 2002 sono quelle di: Ecuador, El Salvador e Panamá. Ad agosto del 2005, il dollaro statunitense, l'euro, il dollaro neozelandese, la lira turca, il rublo russo, il franco svizzero ed il dollaro australiano sono le uniche valute utilizzate da altri paesi nel processo di dollarizzazione.
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