Con il termine Hindi Rajah, (pronunciato spesso ragià) si indica un Re. Un Rāja è un sovrano, o un governante principesco della casta Kshatriya (o del lignaggio Rajput). Il titolo ha una lunga storia nel subcontinente indiano e nel Sud-Est asiatico, essendo attestato già nel Rigveda. Il concetto di Rāja nella letteratura e storiografia classica indiana spesso non è paragonabile a quello europeo di re, quanto piuttosto a quello di governatore aristocratico, di capo clan, o capo di una confederazione, o di una repubblica oligarchica. Ad esempio, lo Schumann riferisce che il rāja di Kapilavatthu nel V secolo a.C. era « eletto dall'aristocrazia guerriera o burocratica [... ... ] tali elezioni non avevano luogo a intervalli prestabiliti, ma all'occorrenza [... ... ] Di certo il rāja, dopo la designazione, poteva prendere possesso della carica solo quando il re di Kosala aveva approvato i risultati delle elezioni a Sāvatthi. [... ... ] [Il rāja] Suddhodana regnava da solo, ma non in modo autocratico, perché le questioni di grande interesse venivano sempre discusse in seno al consiglio della repubblica » La parola sanscrita rājan- in un sistema n, con nominativo rājā, è affine al latino rēx, al celto-gallico rīx ecc. (originariamente denotava capi tribali o capi di piccole città-Stato), e in fin dei conti è un nomen actionis che deriva dalla radice linguistica indoeuropea *h₃reǵ-, che significa "raddrizzare, ordinare, governare". Le più comuni parlate hindi usate per indicare il medesimo rango sociale in (parti dell') India includono Rana, Rao, Raol, Rawal e Rawat. La forma femminile, 'regina', spesso usata per la moglie di un Rāja, è Rani (talvolta trascritta per agevolare gli anglofoni 'Ranee'), dal sanscrito rājñī (paragonare al latino regīna o all'antico irlandese rígain). Rāja è una titolatura affermata nella cultura Hindu e usata da alcuni governanti buddhisti e Sikh, mentre i musulmani del sub-continente indiano hanno preferito il termine Nawab (da cui il termine italiano nababbo) o Sultano. Il termine Rāja è ancora comunemente usato in India. Tuttavia, anche in Pakistan, Rāja è ancora in uso fra molti clan Rajput, come titolo trasmesso ereditariamente da chi lo porta. Rāja è impiegato altresì come nome proprio da Hindu e Sikh. Rāja è anche usato come nome per cani nei villaggi.
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